Cosa si intende per contrasto in Armocromia?
Innanzitutto, il contrasto è dato dall’accostamento di due colori con valore (chiaro/scuro) differente.
Può essere di 3 livelli: Alto – Medio – Basso.
Un contrasto è alto quando uno dei due colori ha valore molto basso e l’altro molto alto (il massimo contrasto lo abbiamo accostando bianco e nero ?). Si abbassa, invece, quando i due colori hanno un valore simile.

L’Armocromia, come qualcuno di voi già saprà, lavora per ripetizione. Questo vuol dire che per abbinare il contrasto più valorizzante per la nostra immagine, dovremo appunto valutare qual è il nostro, quello che Madre Natura ci ha donato: ossia, qual è il rapporto (o, appunto, livello di contrasto) tra pelle – occhi – capelli.
Questo appena descritto è uno degli step fondamentali dell’Analisi del Colore, che permetterà di avere la palette di colori personalizzata con un adeguato livello di contrasto per le caratteristiche specifiche della persona.
Alcuni esempi pratici di contrasto:
A cosa serve capire il proprio livello di contrasto?
Direi che è una delle informazioni più importanti perché influisce su tanti aspetti, vediamone alcuni:
- scelta dell’intensità dei colori;
- colorazione dei capelli;
- make up (rossetto, ma non solo);
- utilizzo di fantasie in abiti e accessori.
UN CONSIGLIO PER RICONOSCERLO:
Un modo per capire il proprio livello di contrasto è guardare una vostra foto in bianco e nero.
Ho pubblicato un Reel sul mio profilo Instagram in cui spiego come sfruttare questo trucchetto: clicca qui per vederlo!
CURIOSITÀ
Il bello del padroneggiare le caratteristiche cromatiche è che ti permette di giocarci, creando stili e personalità diverse. Il personaggio di Dita Von Teese ad esempio, è dato da un ottimo lavoro di beauty e styling e non è esattamente opera di Madre Natura.

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